Per lungo tempo le Amazzoni sono rimaste nell’ambito della mitologia, donne guerriere leggendarie che popolavano gli incubi del mondo ellenico, tanto che la rappresentazione della loro morte degli eroi greci è stata uno dei maggiori temi iconografici del periodo classico. In questa accezione le Amazzoni erano una società di sole donne che odiavano gli uomini, schiavizzavano i più deboli, eviravano i bambini e avevano rinunciato alla propria femminilità mutilandosi un seno. Ad oggi, grazie alle ricerche archeologiche, sappiamo che le Amazzoni erano donne guerriere in carne ed ossa ma molto lontane dal mito mostruoso che è stato costruito dai paladini del patriarcato. La parola Amazzoni era preellenica e indicava gruppi esotici provenienti dalle steppe euroasiatiche all’interno dei quali le donne non erano sottomesse, erano abili combattenti e cacciatrici tanto quanto madri amorevoli dei propri figli e delle proprie figlie. Amazzoni è quindi “la tribù le cui donne sono uguali”, libere dai vincoli matrimoniali e impegnate nelle decisioni del clan, una visione della società che non poteva essere accettata dalla cultura greca che ormai esibiva le donne come trofei e le rinchiudeva nel gineceo. Le Amazzoni erano anche un lignaggio di donne sciamane figlie di Artemide e di Cibele, dedite al culto della Signora della Foresta e delle Montagne, amiche di leoni, cinghiali, serpenti, grifoni. Le “armi” delle Amazzoni, l’arco, il pugnale, la lancia, l’ascia e la spada non erano semplicemente armi da guerra, ma strumenti sciamanici che facevano parte del corredo simbolico di molte dee nella loro forma oscura. La forza assertiva delle Amazzoni va reintegrata nella nostra vita di donne, non solo dal punto di vista politico, ma rimettendo in gioco tutte le parti di noi, riappropriandoci del femminile feroce e allo stesso tempo compassionevole. In questo seminario lavoreremo con l’energia di cinghiali e leonesse, cercheremo la fonte della nostra forza libera dalla rabbia e viva come un fuoco che vibra, arde e trasforma. La Terra necessita di una leadership femminile non fondata sull’ego né sull’emulazione dell’attuale modello del maschile distorto che opera nella politica, nella religione e nella cultura. Attraverso i processi estatici possiamo riattivare quella parte irriverente e impavida, ma anche creativa e vivificante nella nostra vita personale e nella collettività che ci chiama ad agire. Tutte le partecipanti porteranno un tamburo comodo da suonare in piedi oppure un sonaglio, lo strumento deve essere proprio e non prestato. La lista dettagliata del materiale verrà inviata dall’insegnante al momento dell’iscrizione. Morena Luciani Russo è artista rituale, suonatrice di tamburo e ricercatrice. Maggiori informazioni qui: https://morenalucianirusso.eu/ ORARI: SABATO 10 OTTOBRE 09:30 – 18:00 DOMENICA 11 OTTOBRE APRILE : 09:30 – 14:30 LUOGO: Centro Zen81 – Via Antonio Vivaldi, 38 – NAPOLI CONTRIBUTO: Per partecipare è richiesto un contributo di 140 €. Acconto di 60 € da versare al momento dell’iscrizione. Massimo 28 posti disponibili. SCADENZA ISCRIZIONI: 29 FEBBRAIO PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: AURORA 3483206598